Il "Laboratorio di Diabetologia e Malattie del Ricambio" è una struttura Universitaria che svolge diverse attività:
· ricerca di base e clinica nel campo delle malattie metaboliche, finanziata con risorse universitarie;
· didattica di Biochimica Clinica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Biotecnologie Mediche e Laurea triennale professionalizzante;
· indagini diagnostiche per attività assistenziale con esecuzione di test diagnostici di secondo livello per gli Ambulatori di Diabetologia, per il “Centro per lo Studio delle Dislipidemie”, nonché per numerose Aziende Ospedaliere.
Per quanto concerne la attività assistenziale, si fa presente che le prestazioni di primo livello sono di norma affidate al laboratorio centrale ospedaliero, fatta eccezione per alcuni parametri eseguiti come "point of care" per rispondere meglio a particolari necessità funzionali.
Per le attività di secondo livello si ha una stretta connessione con unità specialistiche di eccellenza e la attività è finalizzata alla risoluzione di problematiche cliniche complesse con un immediato trasferimento all'assistenza dei progressi delle metodologie di ricerca, finanziata con risorse universitarie o collaborazioni esterne.
La struttura laboratoristica, nata in appoggio all'Ambulatorio di Diabetologia, è dedicata alla esecuzione delle indagini di diagnosi e di controllo del compenso glicemico dei pazienti diabetici e di “routine avanzata”, riguardante lo studio della componente immunologica della malattia e di esecuzione di test dinamici.
La struttura laboratoristica è anche in appoggio al “Centro per lo Studio delle Dislipidemie” annesso al Dipartimento e dedicata alla esecuzione delle indagini di “routine avanzata” riguardante lo studio e la tipizzazione delle dislipidemie primarie e alla ricerca ed alla diagnosi di quadri dislipidemici complessi e rari. Il laboratorio contribuisce alla impostazione diagnostica del paziente dislipidemico: l’obiettivo è quello di impiegare metodiche che molto spesso sono utilizzate a fini di ricerca e che possono dare una precisazione diagnostica dei pazienti con le forme più gravi o più rare o più resistenti al trattamento.